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Ought + Nothing

6/11/2014, Arci Ohibò, Via Benaco 1, Milano

di Chiara Colli

Non capita spesso che un esordio si ficchi in testa come quello degli Ought. Una tensione verso il loro "More Than Any Other Day" che è collettiva come le energie da cui nasce la band, tre americani e un australiano trapiantati a Montreal e segnati dalle proteste degli studenti canadesi nel 2012. Testi che parlano del quotidiano, ma mirano a scavare in profondità. Suoni che squarciano gli 80, segnando una parabola ritmica che parte dal post punk eccentrico dei Talking Heads e giunge al passo mastodontico degli Slint attraverso le "revolverate" dei Mission of Burma. Un testimone temporale idealmente preso dai Nothing, anche loro tra le buone nuove di questo 2014 con gli sbalzi di furia e malinconia shoegaze dell'esordio "Guilty of Everything". Sono giovani, escono rispettivamente per Constellation e Relapse (!) e se a novembre siamo ancora qui a parlarne sapete già cosa significa.

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