Adolescente, facevo di tutto per distanziarmi da mio padre. Per dire, il mio idolo era il finto Han Solo: esploratore spaziale, fece la rotta di Kessel in meno di 12 Parsec; un pirata solo poi divenuto eroe. L'idolo di mio padre era il vero Walter Bonatti: ginnasta, un bel giorno prese ad arrampicarsi e aprì la via est al Grand Capucin (sua madre morì per la gioia). Nel '54, a 24 anni, fu nella spedizione che conquistò il K2 tragicamente. Solo nel 2004 il Cai gliene riconobbe il merito. Esploratore spaziale (le cui foto, qui in mostra con video e altro, mozzano ancora il fiato), Bonatti fece più di una rotta prima di ogni altro e troppo tardi lo si riconobbe eroe. Facevo di tutto per distanziarmi da mio padre.
Walter Bonatti. Fotografie dai grandi spazi
17/11/2014 - 8/3/2015, Palazzo della Ragione, Piazza Mercanti 1, Milano
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