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La guida di Zero agli eventi di novembre e dicembre di Volvo Studio 2025

L’epilogo è solo l’inizio: tra ultimi appuntamenti, visioni e futuri possibili

Geschrieben von Emma Bartolini il 30 Oktober 2025
Aggiornato il 3 November 2025

C’è qualcosa di speciale negli ultimi mesi dell’anno. No, non stiamo parlando di una questione di calendario. Nemmeno di stagioni che cambiano. È forse più un modo peculiare di percepire il tempo, che sembra dilatarsi e restringersi allo stesso momento, spingendoci allo strabismo, facendoci guardare con un occhio avanti e con l’altro indietro. Quel punto in cui qualcosa sembra che finisca e qualcos’altro inizi per davvero. Oppure si trasforma… di nuovo?
Comunque qui dove mi trovo io, poco importa. A novembre e dicembre tutto diventa bilancio.
Fiduciosi e fiduciose, abbiamo cominciato quest’anno con una domanda (“Cosa succederebbe se…?”) che non cercava risposte, ma possibilità. E diciamocelo, i mondi nel mondo che abbiamo scoperto sono stati proprio ciò di cui avevamo bisogno. Un bel bagno di (multi)realtà. E non a caso, questa semplice domanda è stata quella che ha accompagnato e interrogato il “Possibile Adiacente”, tema portante della stagione 2025 di Volvo Studio Milano: un concetto aperto e sempre in moto, capace di accogliere e di trasformare.

Si tratta di riconoscere la continuità di un movimento che, anche quando sembra finire, trova sempre un nuovo punto d’inizio.

Da gennaio in poi, l’hub della casa automobilistica situato in via Melchiorre Gioia, è stato attraversato da linguaggi diversi che hanno costruito una narrazione frammentata eppure coerente, proprio come quella che accompagna Milano dentro e fuori la città stessa.
Ora, all’ultima tappa del nostro cammino insieme, non si tratta solo di chiudere un ciclo, ma di riconoscere la continuità di un movimento che, anche quando sembra finire, trova sempre un nuovo punto d’inizio. Perché esplora le possibilità proprio lì, ad un passo dalle fine.

L’anno di Volvo Studio è stato un susseguirsi di collaborazioni. Ogni mese ha portato con sé diverse forme di dialogo con la città grazie ai suoi partner: Triennale Milano, La Milanesiana, BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, BASE Milano, Ponderosa Music & Art, Viasaterna, la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e Food Ensemble. Ognuna di queste realtà ha contribuito a definire il carattere di un progetto che si è raccontato come un laboratorio aperto sul contemporaneo.

Ed eccoci all’epilogo. (detto tra pirati di eventi belli e per altro gratuiti, se tornate qui tra qualche giorno potrebbe essersi arricchita la soffiata… come potete ben immaginare, non si sa mai quanti e quali sono i possibili adiacenti, ma soprattutto quando verranno scoperti!).

Si parte il 5 novembre 2025 alle 19.30 con lo spazio sensibile e immersivo in cui corpo, danza e tecnologia coesistono di Kōreosfera con Ariella Vidach e AiEP, per poi proseguire il 7 novembre alle 21.00 con il concerto di Amy Gadiaga e l’8 novembre, sempre alle 21.00, con Sam Greenfield per JazzMi. L’11 novembre alle 19.00 ci sarà la presentazione del libro fotografico di Pino Ninfa in dialogo con Angelo Cucchetto accompagnato dalle musiche dal vivo di Claudio Fasoli. Il 12 novembre alle 19.00, avremo invece l’ultimo appuntamento di Visioni Diacroniche con la performance di Mario Airò. Il 20 novembre alle 21.00 torna Food Ensemble con l’esibizione live e degustazione dell’opera “Ricciola nei Cinque Regni. Possibile Adiacente”. Alla stessa ora, il 25 novembre, arriva il primo episodio del format Turbo Lento. Il 27 novembre inaugura la mostra dedicata al grande Milo Manara con le tavole de Il nome della rosa di Umberto Eco, a cura di Elisabetta Sgarbi. 

Arrivati a questo punto, cosa succederebbe se… ci chiedessimo cosa resta?
Forse, che il Possibile Adiacente non è solo un titolo, ma metodo: considerare ogni incontro come una soglia che può essere varcata, ogni esperienza come un modo per spostare un po’ più in là i confini del nostro sguardo, anche se poi finiamo a vedere ciò che non ci piace. Ma saremo consapevoli della sua esistenza e potremmo di conseguenza scegliere i nostri possibili futuri, qualche passo più in là.

Ci vediamo per strada!