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Art City 2016 e White Night: itinerario consigliato

Un'agenda ragionata suddivisa per giorni e orari degli eventi e delle mostre migliori.

Scritto da Salvatore Papa il 25 gennaio 2016
Aggiornato il 1 febbraio 2016

«Non ci è dato conoscere quali saranno le conseguenze delle nostre scelte, ma prima di tutto viene il buffet» (anonimo)

C’è un’unità di misura sulla quale si basa la potenza della mondanità: il vernissage/ora che per comodità chiameremo v/h. E, considerando che non sempre è possibile esprimere al massimo le proprie capacità, possiamo considerare circuiti tipo quelli di Arte Fiera e Art City come l’Indianapolis delle due gambe. Una competizione che raggiunge il picco agonistico durante l’Art City White Night, alimentata da un ulteriore livello di difficoltà: il tipico scansa-pedone del tratto Ugo Bassi/Indipendenza.

Dati empirici dimostrano che scansando 40 pedoni al minuto, con una buona preparazione, è possibile raggiungere i 5 v/h (vernissage orari). Ma c’è, ovviamente, chi dichiara di aver addirittura superato i 6 v/h.

La sfida si rinnova anche quest’anno, tosta come sempre. Anno che per Arte Fiera è quello del quarantennale, festeggiato con un padiglione in più (!) e con la mostra in Pinacoteca Arte Fiera 40, nella quale confluiscono i lavori che ne hanno fatto la storia.

Rimane invece invariato l’impianto di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre e iniziative speciali collaterali (oltre 50 eventi e 40 sedi), con un Art City Bus gratuito, l’Art City Cinema in collaborazione con la Cineteca e l’ART CITY White Night, di sabato 30 gennaio.

Quello che cercheremo di fare qui è fornire però un’agenda ragionata, suddivisa per giorni e orari, che permetta di vedere le cose migliori, tralasciando magari qualche momento inaugurale per recuperare con calma anche dopo, fuori dalla logica dei v/h, sì da raggiungere un perfetto equilibrio evento/mente/corpo.

Per la lista completa (o quasi) degli eventi, invece, rimandiamo al nostro calendario.

Inspira, espira.

Omar Galliani

MERCOLEDì 27 GENNAIO

– ORE 18 –

Mettiamoci un po’ avanti. Apre oggi al Mast (concentrato come sempre sulla fotografia industriale) una grande mostra sullo svizzero Jacob Tuggener. Inaugura alle 16, ma va avanti fino alle 19. Dura per i lavoratori da ufficio, ma non impossibile.

– ORE 19.15 –

Facendo un po’ le corse si potrebbe raggiungere il CUBO Unipol per l’inaugurazione della sua mostra installativa-multimediale con le opere di Mary Bauermeister, tra le principali animatrici della scena artistica di Colonia, Francesca Pasquali e fuse*. Chiude alle 20.

– ORE 20.30 –

Riparte la rassegna Voci dell’aldilà, film documentari su musicisti scomparsi che «continuano a vivere fra noi». Oggi il focus è sul compositore Giacinto Scelsi (i prossimi sono Ornette Coleman e Syd Barrett). Non fa parte del programma di Art City, ma chi se ne frega.

 

GIOVEDì 28 GENNAIO

– ORE 18 –

Ha già inaugurato, ma alla Fondazione del Monte, che chiude alle 19, c’è una mostra sul rapporto tra ceramica e arte con artisti come Lucio Fontana, Luigi Ontani, Ai Weiwei, Thomas Schütte, Luca Trevisani e molti altri.

– ORE 21 –

All’Atelier Sì Fiorenza Menni porta in scena la sua interpretazione del libro d’artista di Marta Dell’Angelo (replica anche domani alla stessa ora)

– ORE 23 –

A Localedue è in corso da un paio d’ore l’happening pazzo non-stop di 3 giorni con decine di artisti fra performance, video, installazioni e food show. Ci ritorneremo di certo nel lungo peregrinare.

 

VENERDì 29 GENNAIO

Inizia la rumba.

– ORE 13:30 –

La pausa pranzo potrebbe essere sacrificata per la mostra di grafica con le opere di Luigi Russolo, Adolfo Wildt, Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi, Bruno Munari, Lucio Fontana, Alberto Burri, Enrico Baj, Mario Ceroli.

– ORE 17:30 –

Rosichiamo (o forse no) per i fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi il biglietto per la proiezione del film e opera totale di Matthew Barney. Dura 6 ore, il che significa rinunciare a tutto. Ma va bene così.

– ORE 18:30 –

Per tutti quelli che non sono al Teatro Comunale, alle h 18:30 inaugura una delle mostre più attese di questi giorni, curata dal bravo Simone Menegoi, nell’interessante Palazzo De’ Toschi.

– ORE 19:30 –

Occhio alla mostra della Raccolta Lercaro, che riserva sempre belle sorprese. Inaugura alle 18:45, ma va avanti fino alle 21:30.

– ORE 21 –

L’ultimo vernissage della giornata è alla Galleria Astuni (famosa per i suoi ottimi buffet) con una collettiva che raccoglie le opere di Marinus Boezem, Simone Forti, David Medalla, Boris Mikhailov, Maurizio Mochetti, Michael Snow, Jonathan Monk.

– ORE 22 –

Al Covo parte il mini-festival organizzato da Sniffin’ Glucose e No Hope fanzine, due giorni e dieci band fra punk, garage e indie del sottobosco italico.

– ORE 1 –

Il party con cui chiudere in maniera “dolce” la serata è allo Studio54, una roba intima, per clubber dal palato buono, con la musica di Madteo.

 

SABATO 30 GENNAIO

(ART CITY WHITE NIGHT)

Sveglia presto, doppio caffè.

– ORE 10 –

Meglio approfittare della mattina per recuperare un po’ di mostre già in corso. Come questa al Museo della Musica, curata da Claudio Musso (anche progetto Frontier) e realizzata con gli interventi di Luca Coclite, Giuseppe De Mattia e Massimo Carozzi

– ORE 10:45 –

Proprio di fronte al Museo della Musica c’è il nuovo Spazio Labò, che ha da poco inaugurato una mostra di libri fotografici curata da Jan Van Der Donk.

– ORE 11:15 –

A due passi c’è il Museo Davia Bargellini, dove consigliamo di fare un salto per la “divertente” incursione di Andrea Salvatori

– ORE 11:45 –

Consigliata anche un’altra incursione, questa volta sugli “oggetti” di Palazzo Poggi, visti con gli occhi di Marina Gasparini, Serena Piccinini e Silvia Urbini

– ORE 12:30 –

Pausa pranzo in piedi o seduti da Sfoglia Rina.

– ORE 14 –

Alle 14 apre Fruit, forse il momento migliore per fare un giro tra le sue mostre e i suoi espositori.

– ORE 15:30 –

Lì di fronte, nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio, è iniziata la “sessione di lavoro collettiva” di Adelita Husni-Bey con un gruppo di 25 persone. Si ragiona sul concetto di lavoro attraverso la formula del focus group e lo si fa liberamente davanti al pubblico.

– ORE 17 –

Dirigendosi verso la Manifattura delle Arti, ci sta un’altra tappa a Localedue, dove si susseguono per 72 ore interventi artistici non-stop

– ORE 18 –

Per chi volesse conoscere qualcuno che fa cose fuori dal comune, da Granata c’è l’open practice di Tava tava, il progetto delle dj Guenda&Kina per imparare l’arte del djing col vinile, aperto a tutti, bambini e adulti. Oggi presentano anche un vinile di sample prodotto da Suz e Nami.

– ORE 18:30 –

Restiamo in zona perché inaugura il nuovo spazio della galleria P420 con una “doppia-mostra” con opere di Paolo Icaro, Bettina Buck, Marie Lund e David Schutter.

– ORE 19 –

Per chi è ancora lucido, vista la vicinanza, è l’occasione giusta per visitare le mostre del MAMbo, entrambe imperdibili: quella magnifica su Pasolini e quella appena inaugurata per i 40 anni di Arte Fiera

– ORE 21 –

L’unico rimedio al calo di zuccheri è il bollito di Bertino. Prenotate però.

– ORE 23 –

Per smaltire un po’ di bollito, due alternative: il party di Fruit in collaborazione con PeacockLab e il live di Capibara o l’Art Sìty Night del Sì con gli interventi di Cosimo Terlizzi e la musica di Alivelab

– ORE 2 –

Chi non è ha abbastanza ha ancora due scelte: il party gratuito Metrolink (con la vernice fresca dell’opera murale de La Fille Bertha), o la drum’n’bass di culto al Crash.

 

DOMENICA 31 GENNAIO

Riprenditi con uno dei nostri rimedi per la sbronza

– ORE 10 –

È dura, ma non impossibile: davanti all’oratorio san Filippo Neri distribuiscono i coupon per partecipare alla performance di Sissi di stasera. Bravo chi ci riesce.

– ORE 11 –

Al MAMbo Cristian Chironi presenta il libro edito da NERO che riunisce il progetto di “residenze” negli edifici di Le Corbusier, My House is a Le Corbusier, e l’altro Broken English.

– ORE 13 –

Abbiamo volutamente lasciato le Fiera per ultima, con la speranza di trovare qualche passeggino in meno.

– ORE 16 –

Visto che via Stalingrado è di strada, in uno spazio abbandonato Cheap ha allestito la sua personalissima fiera di street art che culmina proprio con l’incontro di oggi, alle h 16, STREET or STIPPED – di strade e di strappi,  coinvolgendo in prima persona le/gli street artist, insieme a curatrici indipendenti, operatori culturali e cittadini, sull’”operazione strappi” portata avanti da Genus Bononiae. Molto interessante.

– ORE 18 –

Per chi ha ancora le gambe c’è anche l’altra fiera, quella indipendente e young.

– ORE 21 –

Applausi.