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La cultura riscopre il valore della collaborazione e della solidarietà

Quando il virtuale si ripercuote positivamente sul reale

Scritto da Salvatore Papa il 31 marzo 2020

Tra le varie cose che questa pandemia ci sta obbligando a riscoprire c’è l’importanza della collaborazione. Per uscirne, ormai è chiaro, l’unico modo è affrontare l’emergenza attraverso la condivisione delle risorse e delle conoscenze, non solo a livello globale, ma anche locale. Una consapevolezza che unita alle conseguenze del distanziamento sociale ha fatto nascere, grazie all’aiuto degli strumenti digitali, nuove modalità di incrocio che consentono ai singoli di mettersi al servizio della collettività o, semplicemente, di intessere nuove relazioni. Si va dai gruppi facebook di cittadini che raccolgono informazioni utili, appelli o servizi di volontariato (Hai un’influenza sul mondo a Bologna) ai siti che fanno da motori di ricerca per i commercianti e negozi che consegnano a domicilio (tipo Io Porto a Casa) fino ad alcune interessanti forme di mutualismo digitale come “Adotta una libreria” di Canicola Edizioni che per sostenere alcune librerie tratta le proprie vendite online come se fossero acquisti in loco, devolvendo poi quelle che sarebbero state le commissioni di vendita.

Così il virtuale nei casi migliori si ripercuote positivamente sul reale trasformandosi in valori, conoscenza, solidarietà. E nascono nuovi formati culturali partecipativi come i diari, romanzi, documentari e compilation che partono dal presente per lasciare una traccia o immaginare il futuro.

Alcuni sotto forma di questionario, come il progetto Passa il tempo, passa la bufera di Kilowatt “un esperimento semi serio di etnografia digitale collettiva” che trasforma le risposte in bollettini grafici o lo sguardo di genere dell’Associazione Orlando per verificare l’impatto dell’emergenza sulle donne e sugli uomini (e tutti gli altri generi); altri in raccolte video ispirate a Italy in a day di Gabriele Salvatores (che propri in questi giorni sta realizzando l’altro Viaggio in Italia) come il documentario collettivo Quarantena, nato in un palazzo bolognese per raccontare il tempo trascorso in casa in questi giorni.

Gli stessi streaming di musica live e dj set diventano spesso vere e proprie rassegne frutto della collaborazione di promoter, club e musicisti, vedi il palinsesto di #StayOn, i live di Ferrara Sotto le Stelle, il festival di beneficenza MusicaCheCura o il nostro Milano Suona Ora, format in modalità pay-per-view sviluppato da Music Innovation Hub e ZERO per devolvere il ricavato della diretta streaming a supporto del Circolo Ohibò.

Anche il mondo del clubbing non sta con le mani in mano: Distance Will Not Divide Us è una raccolta di inediti realizzata da alcuni artisti della scena elettronica italiana curata dal festival romano Manifesto per sostenere lo Spallanzani di Roma (per acquistare la compilation basta andare sul profilo distancewillnotdivideus.bandcamp.com); sullo stesso modello anche la techno di The Italian Resistance – Music Against The Virus promossa dalla label Suburban Avenue in favore della Croce Rossa o Together – Local Artists X Local Heroes che riunisce esponenti della scena musicale elettronica milanese per supportare l’Ospedale Sacco Milano; We Stay Home propone, invece, dei set casalinghi di alcuni dj volontari in free download in cambio di una libera donazione alla Fondazione per la ricerca Humanitas.

Sul versante scrittura, avevamo segnalato Una storia sospesa del Collettivo HMCF, una staffetta alla quale tutti possono partecipare lasciando il proprio contributo qui; e anche noi di Zero abbiamo attivato da un po’ di tempo Propagine, una “call for stories” che raccoglie alcune storie del contagio.

Infine il quaderno della quarantena di Silvia Costa, che sulla scia di un progetto partito alla Biblioteca delle Donne di Bologna, trasforma alcune suggestioni raccolte via mail in disegni o The Colouring Book, un album virtuale realizzato per il lockdown che raccoglie i disegni da colorare di Maurizio Cattelan, i Vedovamazzei, Nico Vascellari, Paola Pivi, Emilio Isgrò, Nathalie Du Pasquier, Arnaldo Pomodoro e tanti altri artisti.