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Guido Liberti

Una dei locali più significativi aperti a Roma nel 2018, uno degli alimenti più discussi in Italia nel 2018. Un'intervista per parlare di entrambi.

Scritto da Nicola Gerundino il 21 gennaio 2019
Aggiornato il 31 gennaio 2019

Luogo di residenza

Roma

Attività

Chef

Il 2018 lo ricorderemo anche per essere stato l’anno in cui il tartufo è riuscito a diventare un caso social/politico, a causa del taglio dell’IVA – dal 10% al 5% – sul prodotto fresco. Per avere le idee un po’ più chiare sull’intera faccenda siamo andati a trovare Guido Liberti, chef e founder di Bosco officine del tartufo di Bosco – Officine del Tartufo – format originale, nonché una delle migliori aperture romane del 2018 – che dal Pigneto predica il verbo del “tartufo-pop”, cercando allo stesso tempo di contrastare le stereotipo del tartufo come alimento di lusso e di (ri)educare i palati a questo tipo di sapori. Nota a margine per i curiosi: sì, da Bosco si mangia bene e sì, il tartufo c’è e si sente, eccome.