Nonostante un nome che rimanda ad usanze e tradizioni orientali, il Samovar ha radici trasteverine ben salde e le fondamenta che sono all’incrocio di via di San Cosimato e via di San Francesco a Ripa, proprio sulla piccola piazza San Calisto che, con tempismo perfetto, è diventata pedonale, eliminando il parcheggio che ne occupava il centro esatto. Gli ingressi del Samovar sono due, con altrettante sedute all’esterno dove cercare refrigerio: il principale dà sulla piazza, a mo’ di veranda, il secondo su via di San Cosimata, con sedie e tavoli a diretto contatto con i sampietrini. Altri posti dove sedersi sono all’interno, in una sala che confina con la zona bar, che si trova al fondo di tutto. Da bere, birrette, vini che privilegiano le regioni del Centro Italia (Toscana, Abruzzo, Marche, Lazio, Umbria) sia per i bianchi che per i rossi, poi bollicine, con sconfinamenti nel Veneto, e infine cocktail preparati più che a dovere, per cui vi consigliamo di fiondarvi su quelli. A partire dal The Saint, drink particolare che viene realizzato a partire da una macerazione di lime, frutta e sedano, quest’ultimo rimosso al momento di essere servito (gli ingredienti sono vodka, mela verde, ginger, lime, sedano, zucchero scuro). È freschissimo e va giù come se fosse acqua. Seguono il Bamboo (sherry, Chartreuse, vermouth e orange bitter), Honey and Ginger ( scotch, tequila, miele, ginger, lime), il Ginger Mule (rivistazione del Moscow Mule con base gin) e il Bloody Mary, nella versione normale o in quella Improved. Per placare l’appetito, panini, taglierei di salumi e formaggi, qualche primo e soprattutto le pizzelle, specialità della casa.
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Samovar
Orari
- lunedi c–h
- martedi 11–02
- mercoledi 11–02
- giovedi 11–02
- venerdi 11–02
- sabato 11–02
- domenica 11–02
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Prezzo