E' domenica mattina. Si porta a spasso il cane, si lava la macchina dietro ai giardinetti, si passa in pasticceria per il rito del cabaret di paste, che troneggerà sul desco del Giorno di Festa. Io la domenica mattina vado a vedermi il black metal. Stilisticamente forse no, ma come impatto ci siamo. E' un nuovo progetto di John Zorn, che solo quest'anno ha pubblicato quattro album: "Moonchild", due capitoli dell'infinita serie "Filmworks" e "Astronome", seconda puntata di "Moonchild". Non si riesce a stargli dietro a quest'uomo. Black metal, dicevo: forse no, ma questo è un power trio ultraviolento, Joey Baron alla batteria (il migliore, do you remember Naked City?), Trevor Dunn dei Mr. Bungle al basso distorto e Mike Patton (appena passato coi Peeping Tom) al ruggito da giaguaro. E Zorn? Zorn ha composto, e guarda. Mica scemo. Complice il fuso orario, per i musicisti sarà come suonare alle cinque del mattino. Voi potete puntare la sveglia alle nove e mezza, consolatevi. E poi, avete visto il prezzo? Roba da pagare in moneta. E le monete, si sa, sono di Metallo. Comunque è sold out.
John Zorn - Moonchild @ Aperitivo in concerto
3/12/2006, Teatro Manzoni, Via Manzoni 42, Milano
Social