Il 9 luglio del 1982 l'Italia, grazie ad una tripletta del suo gioiello più prezioso, Paolo Rossi, batte il Brasile e vola verso la conquista del suo terzo mondiale. Ricordi lontani e amari dopo l'ultima competizione appena terminata, ma in quell'anno anche un’altra stella italiana lasciò un segno indelebile per la storia dell'architettura: Lina Bo Bardi inaugura il SESC Pompeia, l'edificio forse più rappresentativo del pensiero e del lavoro dell'architetto italo-brasiliana. Architetto, illustratrice, scrittrice, scenografa, designer, sempre alla ricerca di nuovi linguaggi per esprimere la sua creatività. Al centro della sua ricerca e del lavoro creativo ha sempre posto le persone e la società, solo tramite l'interazione umana, l'arte, il design e l'architettura acquistano un significato. Per Lina Bo Bardi l’importante è l’essenziale – nella natura come nel design – ma sempre ponendo la partecipazione umana al centro di tutto. Questa mostra, curata da Noemi Blager, racconta il lavoro di Lina tramite i manufatti creati dall’artista Madelon Vriesendorp insieme ad alcuni artigiani brasiliani, da una video installazione di Tapio Snellman, realizzata al SESC Pompeia, e dalla fotografa Ioana Marinescu. Diversi linguaggi e forme artistiche che hanno plasmato il suo spirito di sperimentazione, trascendendo i confini delle diverse discipline.
Lina Bo Bardi: Together
4/9/2014 - 5/10/2014, Triennale di Milano, Via E. Alemagna 6, Milano
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