Dimenticate l'inflazionata Zooey Deschanel o quella fintona rifattona di Lana Del Rey: è Annie Erin Clark la ragazza ideale. Una bellezza fragile, classicamente sofisticata, come testimonia il suo moniker artistico: un omaggio all'ospedale in cui è spirato Dylan Thomas. Un'eleganza naturale e una voce tanto dotata quanto emozionante. E poi, un curriculum che parla da solo: si è fatta le ossa suonando con Glenn Branca e Sufjan Stevens, oltre ad aver fatto parte della folle setta indie gospel dei Polyphonic Spree. Infine la carriera solista, con tre album avantpop che l'hanno rapidamente consacrata come una delle autrici più originali e ispirate della sua generazione.
St. Vincent
24/2/2012, Tunnel Club, Via G.B. Sammartini 30, Milano
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