BLACK SWEAT RECORDS
Ristampe preziose e novità in ambito psichedelico e impro: Black Sweat Records è Davide “Dome” Domenichini, spirito guida anche dell’ensemble Al Doum & the Faryds. La sua “visione hippie” è stata tra le maggiori ispirazioni per la nascita di Zuma.
C’è della follia dietro tutto questo. A costo di risultare patetico, ingenuo e forse anche presuntuoso potrei dire che dietro l’idea di organizzare queste giornate c’è la spinta a creare qualcosa di nuovo. Qualcosa che possa rompere gli schemi di tutti i giorni, per mostrarne di inediti e forse più adatti al nostro sentire. Voglio continuare a credere che sia possibile creare una situazione dove non sia importante guadagnare economicamente, ma guadagnare umanamente; dove non si perda tempo ma lo si guadagni, dove l’ego personale si possa momentaneamente sciogliere nel piacere di vivere e condividere. Tutti noi badiamo al soldo, ma basta rendersi conto che c’è qualcosa che vale di più del denaro, qualcosa che è economicamente più vantaggioso. So che è quasi impossibile che ciò si realizzi, ma non riesco a fare altro che volerci provare. Per questo dico che c’è della follia. Tante persone stanno rispondendo a questo richiamo, stiamo cercando di metterle insieme in un’Alleanza Galattica. Il sentimento dietro a Zuma cerco di viverlo in tutte le cose che faccio: suono negli Al Doum & the Faryds, un ensemble di amici che spazia tra la musica psichedelica, etnica, jazz e altro, suoniamo dal 2010 e tra qualche mese uscirà il nostro quarto disco; inoltre gestisco l’etichetta Black Sweat Records, che fondamentalmente è la musica che amo e che cerco di rendere accessibile su supporti fisici attraverso delle edizioni curate: non c’è un genere musicale specifico, le uscite spaziano da musica elettronica, etnica, library e, beh, molto altro. Cerco sempre di mantenere un equilibrio nelle attività che faccio, un equilibrio tra sopravvivere economicamente e vivere seguendo i propri sogni.
