I milanesi spesso ignorano le meraviglie della loro città. Fanno un gran lamentarsi dei locali fighetti della Milanodabere, poi però non sanno che a De Angeli c’è il museo del whisky. Per visitarlo, basta prenotarsi: ne è custode il signor Giorgio D’Ambrosio, proprietario del Bar Metrò dal 1966 e gran collezionista di bottiglie - uno dei tre maggiori al mondo, ci dicono. Per iniziare la visita come si deve, accomodatevi al bancone: il barman vi preparerà un impeccabile martini cocktail: lo smokey, con un Laphroaig 12 anni imbottigliato in loco. Infatti non di solo whisky si vive al Metrò: la clientela, non certo un gruppo di ragazzini alle prime armi, ama il gin - grazie ai contatti scozzesi, ci sono etichette introvabili in Italia -, il negroni - tra i più credibili in città - e lo champagne - la cui scelta di bottiglie fa impallidire la maggior parte degli alberghi cittadini. Se siete appassionati, capace che finite direttamente in cantina (così di D’Ambrosio chiama il suo museo), senza prenotazione, dove vi aspettano scaffali strapieni, più di tremila etichette, bottiglie del 1824 e mille aneddoti da raccontare: come i viaggi di D’Ambrosio nelle distillerie scozzesi (Ardbeg la sua preferita), quella volta che hanno provato a rubargli una bottiglia (poi ritrovata), il lancio dei tronchi e la storia di un popolo che non si è mai piegato all’Impero Britannico.
Bar Metrò
Via dei Martinitt 3, Milano
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