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La città è un grande bar: torna la bar maraton

Perché tutti parlano di cocktail a Milano? Se la scena del bartending è celebre quasi come quella degli chef è anche merito della Bar Marathon: la staffetta di barman che ZERO creò nel 2016 e che torna all’Hyperlocal Festival

Scritto da Martina di Iorio il 21 settembre 2023

La Bar Marathon è stata fin dal suo esordio una necessità. Una specie di esigenza, una chiamata viscerale da ogni centimetro quadrato di città che chiedeva di rivendicare la propria esistenza e di essere rappresentata. Era la città del bere, la Milano notturna, quella scena di lavoratori, nottambuli, professionisti e pionieri di un mondo che oggi appare scontato ma che nel 2016 non lo era per niente. I tempi corrono, Milano pure, e ZERO ha avuto sempre l’ingrato e bellissimo compito di capire la pancia della città. La Bar Marathon – che poi all’inizio la si chiamava semplicemente Maratona dei Barman – nasceva per uno scopo unico e ben preciso: mettere insieme chi stava sgomitando per farsi vedere, che lavorava quando tutti gli altri si divertivano, coloro che “ci massaggiavano il fegato con stile”, come recitava l’incipit di una delle marathon più grandi, nel 2017 durante il compleanno di ZERO. Ma lo ricordiamo più tardi. La Bar Marathon nasceva per mostrare a Milano i barman della città, personaggi quasi invisibili spesso dimenticati o oscurati, lavoratori ai margini della notte e prima di allora ingiustamente senza un peso specifico riconosciuto. ZERO fece una cosa semplice, quella che forse ha sempre fatto meglio: racchiuse in un’unica grande festa tutti i protagonisti dei bar, un unico bancone dove uomini e donne si alternavano per un’ora a fare quello che sapevano fare meglio. Fare da bere. Ognuno con la propria ricetta simbolo, in molti casi diventata iconica proprio da qui. Infatti la Marathon non è un bar qualsiasi, non lo è mai stato: è il bar dei bar della città, dove trovare cocktail che rappresentano la cifra stilistica di ogni guest.

La Marathon non è un bar qualsiasi, non lo è mai stato: è il bar dei bar della città.

Nel 2016, dicevamo, Milano viveva un periodo di grande entusiasmo dopo il successo mediatico dell’Expo. Un ottimismo dilagante si era impossessato della città che chiedeva di conoscersi, divertirsi, uscire, ballare, tornare all’alba, non tornare per niente. L’entusiasmo che ZERO raccolse nelle prime edizioni della Marathon fu al Plastic, per la ZERO Design Week – una forma embrionale di staffetta di barman nel club più importante di Milano –, e poi il grande botto con la festa al Macao nel 2017, il centro sociale di viale Molise ora smantellato, che per i 20 anni di ZERO accolse per 20 ore più di 10000 persone nell’arco della nottata. Una festa antologica che ripercorreva gli ultimi 20 anni di divertimento della città: dj, artisti, clubbers, e ovviamente i nostri barman per la prima volta riuniti come fossero una specie di sindacato compatto. Perché ZERO fece proprio questo: riconoscere l’importanza e il peso culturale del loro lavoro.

Detto così sembra una festa di alcolisti per alcolisti, e invece no. La Bar Marathon negli anni ha avuto e ha ancora il merito di educare il popolo della notte al bere di qualità, al bere meno e meglio, all’informazione come prima cosa. E lo fece senza nessun piglio salviniano, semplicemente diffondendo il lavoro di chi portava qualità in un mondo come quello del bartending ancora troppo marginale. Infatti la Marathon tra i vari meriti ha proprio quello di aver fatto diventare trend un qualcosa che trend non lo era mai stato. Strano in una Milano da bere, dove l’aperitivo tra amici è verbo, con la sagoma dei bicchieroni del Bar Basso più famosa di quella della Madonnina, la città di Davide Campari, del Camparino in Galleria, nel nome del padre del figlio e del bitter santo. Invece è proprio così: per chi non ha memoria storica ci pensiamo noi a rinfrescarla. Semplicemente non ci si badava, ancora sommersi da fiumi di apericena e cocktail non potabili. La Bar Marathon invece andò prima a parlare e poi a rappresentare il mondo del beverage come nessuno l’aveva mai fatto prima. Invitando alla conoscenza e alla moderazione.

La sera dei 10000 al Macao fu memorabile, e da lì si è aperta una nuova scia che ha visto crescere la Bar Marathon di anno in anno. Ma non in termini di adesioni, quelle c’erano sempre state: i bartender di Milano, come le aziende storiche, sono stati i primi a credere nella forza di questa manifestazione. ZERO ha semplicemente unito sotto un unico grande bar ideale gli amici di sempre: Maurizio Stocchetto del Bar Basso, Edoardo Nono del Rita & Cocktails, Flavio Angiolillo del MAG, la compagine del bere di qualità dei Navigli e di tutta Milano. Le persone piano piano cominciarono a rendersi conto che venire alla Bar Marathon era un po’ come stare nel proprio bar di fiducia, scegliendo il “solito” o affidandosi all’intuito del barman. Seguirono le edizioni sempre del 2017 per i 30 anni di Vargros (il distributore di alcolici più grande di Milano) del 2018 al Base Milano, quella del 2019 all’interno del Museo della Scienza e della Tecnologia, poi l’arresto con il Covid e la ripresa nel 2022 con l’Hyperlocal Festival al nuovo Comune di Milano.

Nel mentre la Bar Marathon si è anche trasferita in giro per l’Italia: Roma, Bologna, Napoli, stesso format nelle maggiori città dello stivale. Ora sta per tornare e niente è cambiato da quella prima volta in cui si era creduto nel potere di riunire insieme una scena così importante come quella del bartending a Milano. Se non una maggiore consapevolezza legata a questo mondo. Dunque il 23 settembre dalle 18 all’1 del mattino, su tre postazioni torna la Bar Marathon e lo fa ricordando chi era, chi è e cosa sarà nel futuro. Una grande festa della città per la città, che ZERO vuole come sempre raccontare.

Aspettatevi dunque un party alla ZERO, nessun piglio da competizione, nessun volo pindarico su come o cosa si miscela, semplicemente una festa per noi, per loro e per tutti quelli che arrivano all’Hyperlocal Festival e alla Marathon. Un bancone lungo sei metri con tutti i protagonisti della città, divisi per quartiere a rappresentare una minima porzione di Milano, che si alternano di ora in ora come fosse uno spettacolo a cui assistere. Scegliete il vostro cocktail tra volti noti, amici di sempre, bar emergenti e nomi storici, e godetevi lo spettacolo. Ci vediamo al bancone!

BAR PARTECIPANTI 

H. 18-19:00
Nora Was Drunk (MI), Ugo Cocktail Bar (MI), House of Ronin (MI)

H. 19-20:00
Bar Zero (MI),
Reverend (MI), Deus Cafè Navigli (MI)

H. 20-21:00
Nolo.So (MI),
Alibi (MI), Dabass (MI)

H. 21-22:00
Harp Pub Guinness (MI),
Banco Bar (MI), Pinch Spirits & Kitchen (MI)

H. 22-23:00
Fermento (BO), Blind Pig (RM), MaG Cafè (MI)

H. 23-00:00
Latta Soda Company (RM), L’Ora d’Aria (BO), Bar Doria (MI)

H. 00-01:00
Canaglia (MI),
 Colibrì (MI)Lacerba (MI)