Iniziamo dalla lista dei desideri: più aria pulita, più mezzi pubblici, più bici, più spazi, più spazi verdi, più dialogo, più divertimento, più cultura, più coraggio. Abbiamo già mandato una pec a Babbo Natale.
Sebbene non sarà facile vedere realizzata anche solo una di queste richieste, qualche altra certezza per il 2020 ce l’abbiamo già. Gennaio, ad esempio, si chiuderà con una strana e diabolica coincidenza: Arte Fiera durante il voto per le elezioni regionali, domenica 26 gennaio. Paura e delirio.
Riusciranno i prosecchini dei vernissage a smorzare l’ansia per i risultati o sarà l’ansia dei risultati a smorzare quella per le decine di vernissage? Ad accompagnarci dentro il weekend più frenetico dell’anno saranno, infatti, anche stavolta una caterva di appuntamenti, alcuni dei quali già anticipati qui. Al timone della fiera è stato confermato Simone Menegoi, che ha a sua volta confermato l’impostazione adottata nel 2019.
È spuntata anche una nuova fiera dedicata all’arte emergente, che in realtà è l’evoluzione dell’accantonata SetUp: si chiama Booming, è guidata dalla stessa Simona Gavioli e si svolgerà negli giorni di Arte Fiera in uno dei capannoni di DumBo.
Sul fronte clubbing c’è calma piatta per il momento, a parte il ritorno di TimeShift con tre date al Link e l’inaugurazione del neonato USB che era slittata a causa di problemi burocratici. La nuova data fissata per il club che ha preso il posto dell’Arteria è quella dell’1 gennaio, con una sorta di after party di Galactica Festival insieme ad Adam X. Fuori città, pare invece che a Pasqua tornerà il Cocorico, dopo l’eclatante fallimento dell’estate scorsa.
Tutti si chiedono poi che fine farà XM24, prossimo all’ennesimo sgombero dopo l’occupazione dell’ex Caserma Sani, un immobile inutilizzato da anni sul quale il Comune ha improvvisamente ricordato di avere dei progetti solo dopo l’irruzione del centro sociale. Il quadro è comunque molto complicato e lo strappo dopo la scadenza della trattativa ha ovviamente peggiorato la situazione.
La precarietà aleggia anche sulla velostazione Dynamo. I lavori di ristrutturazione sono iniziati con un anno di ritardo, motivo per cui la scadenza della convenzione prevista per agosto scorso è stata prorogata di 12 mesi. Al momento l’area eventi è chiusa, ma i servizi per le bici tengono botta. L’idea per il futuro – ci ha rivelato Simona Larghetti – è quella di costituire una cooperativa di comunità, esigenza nata all’interno delle numerose assemblee che si sono susseguite dopo l’allarme chiusura che avevamo lanciato proprio qui. In attesa di un nuovo bando, si sta come d’autunno le foglie. È stata intanto programmata un’assemblea annuale il 29 gennaio rivolta alla comunità dei ciclisti urbani e degli ambientalisti per discutere delle future mobilitazioni cittadine sulle maggiori questioni che riguardano l’incolumità in strada.
Restando sugli spazi, il 2020 dovrebbe portarci alcune new entry: il Cinema Modernissimo in autunno, il nuovo cinema Capitol (qui tutti i dettagli), il giardino esterno dell’ex Caserma Mameli in estate, probabilmente il nuovo Crash (qui il crowdfunding per sostenere la ristrutturazione) e un museo del basket al Paladozza.
Dovrebbero anche partire i lavori per i nuovi spazi della Cineteca nell’ex parcheggio Giuriolo e, forse, per il restyling del Mercato delle Erbe. Ed è di pochi giorni fa la notizia che il Comune vorrebbe acquistare la Palazzina Magnani in via Azzo Gardino per farne un nuovo spazio culturale.
Si è arenata invece la situazione attorno all’ex Chiesa di San Barbaziano, che dovrebbe diventare un nuovo spazio polifunzionale gestito da Aics: le cose vanno per le lunghe e nessuno sa dire al momento cosa succederà.
Aprirà a settembre il discussissimo Student Hotel che ha preso il posto dell’ex Telecom. L’idea, oltre a quella dell’albergo, è di farne un luogo aperto agli eventi della città. Stesso discorso per Combo, altro grande ostello che aprirà in un’ex residenza per ferrovieri sul modello “hipster” di quelli già presenti a Milano, Venezia e Torino.
Tornando agli eventi culturali, c’è grande attesa per la 50esima edizione di Santarcangelo Festival, diretto eccezionalmente dai Motus, scelta fatta “per costruire un percorso articolato di studio, analisi e restituzione della storia del Festival e concepire una programmazione che possa rispecchiarne l’identità salda e cangiante”.
Abbiamo lasciato la musica alla fine non a caso, poiché l’agenda dei concerti è già bella piena e merita un posto a parte. Procedendo in ordine cronologico, ecco di seguito i live più attesi.
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Buon anno e più divertimento a tutti!