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Art City 2020 e White Night: itinerario consigliato

Un'agenda spericolata suddivisa per giorni e orari degli eventi e delle mostre migliori.

Scritto da Salvatore Papa il 16 gennaio 2020
Aggiornato il 24 gennaio 2020

Dal 24 al 26 gennaio 2020 torna in città Arte Fiera. Alla direzione artistica è stato confermato Simone Menegoi, molto apprezzato lo scorso anno sia per aver portato un po’ di ordine negli stand limitando il numero di artisti presentati dalle gallerie, sia per il suo “public program”, un format di mostre e performance collaterali affidato a curatori esterni.

Le gallerie presenti saranno 155 per un totale di 345 artisti suddivisi tra “main section” e tre ulteriori sezioni curate rispettivamente da Fantom, Laura Cherubini e Davide Ferri: Fotografia e immagini in movimento, Focus e Pittura XXI.

Fanno, invece, parte del Public Program: Courtesy Emilia-Romagna, mostra temporanea sul patrimonio artistico del territorio emiliano-romagnolo curata da Eva Brioschi; OPLA’ – Performing Activities, a cura di Silvia Fanti (Xing) con gli interventi performativi di Alessandro Bosetti, Luca Vitone, Zapruder filmmakersgroup; il progetto Welcome dell’artista Eva Marisaldi con una grande installazione che accoglierà i visitatori all’ingresso della Fiera e un intervento diffuso in vari punti dei padiglioni fieristici e della città di Bologna.

Tra le novità salta all’occhio la diabolica coincidenza con il voto per le elezioni regionali di domenica 26 gennaio. Paura e delirio. Riusciranno i prosecchini dei vernissage a smorzare l’ansia per i risultati o sarà l’ansia dei risultati a smorzare quella per le decine di vernissage? I sondaggi danno un testa a testa, nonostante la grande influenza esercitata dal movimento delle tartine.

A portare un po’ di disciplina nella folta e tenebrosa selva di situazioni “off” ci pensa ancora Art City, ovvero il programma istituzionale di progetti artistici selezionati sotto la guida del direttore del MAMbo, Lorenzo Balbi. “Una chiamata alle armi”, come la definisce lui, che quest’anno è letteralmente esplosa inglobando più di venti tra mostre, installazioni e performance a ingresso gratuito spalmati dal 17 al 26 gennaio. Praticamente una sorta di festival di sinergie che, nelle aspirazioni del curatore, non dovrebbe limitarsi solo a questa settimana e che, oltre ad aprire all’arte contemporanea luoghi generalmente utilizzati per altri scopi, vede una grande presenza femminile e una grande attenzione all’arte italiana di differenti generazioni.

Accanto a tutto questo le decine di happening, party, esposizioni, concerti e proiezioni (tipo Art City Cinema) che volontariamente o involontariamente popoleranno la settimana bolognese più frenetica dell’anno.

Quello che proviamo a fare qui, anche stavolta, è fornire perciò un’agenda spericolata, suddivisa per giorni e orari, che permetta di vedere le cose migliori, fregandosene – quando non necessario – dei momenti inaugurali.
Per la lista completa (o quasi) degli eventi, invece, rimandiamo al nostro calendario o alle mostre in corso.

VENERDÌ 17 GENNAIO

Da qualche anno, per fortuna, sono in molti a giocare d’anticipo. In pole position, mercoledì 15 gennaio, c’era Spazio Labò che ha inaugurato la sua Familiar Stranger – Immaginari collettivi nell’epoca della fotografia mobile (da recuperare oggi se non c’eravate), seguito venerdì 17 da Villa delle Rose con la prima mostra antologica di Antoni Muntadas in un’istituzione museale italiana.

SABATO 18 GENNAIO

La prima serrata progressione di vernissage.

– ORE 16 –

A San Lazzaro, nel nuovo Kappa-Nöun (traduzione bolognese di “capannone”), Un’altra pietra propone una selezione di opere di Jimmie Durham, vincitore nel 2019 del Leone d’Oro alla carriera per l’arte conferito dalla Biennale di Venezia.

– ORE 17.30 –

Spazio e Immagini prosegue la sua ricerca nell’architettura radicale mettendo in mostra alcune opere di Ugo La Pietra e Adolfo Natalini.

– ORE 18 –

Alla Fondazione del Monte Fabiola Naldi e Maura Pozzati indagano un ambito della storia dell’arte del ‘900 ampiamente caratterizzata dall’uso dei dispositivi extra artistici quali il corpo, la fotografia e la performance attraverso le opere di Claude Cahun, Valie ExportOttonella Mocellin.

– ORE 19 –

OTTO Gallery sceglie di presentare per la prima volta in Italia la produzione pittorica del maestro svizzero Urs Lüthi.

– ORE 00 –

Dopocena al Cassero con Alex Neri e Dj Cream ospiti di Blow o al  con il primo Habitat della stagione insieme alla londines Fauzia e i suoi beat a 160 bpm in un mash-up di sonorità tipiche UK come la jungle, breakbeat, bass e grime.

 

DOMENICA 19 GENNAIO

– ORE 17 –

Rehab con il lavoro sulla luce solare di Eulalia Valldosera a cura di Maura Pozzati nell’Oratorio San Filippo Neri e giretto tra i nuovi lavori selezionati da Serendippo per pubbliCITTÀ, dedicati ai fatti accaduti nel 1980 in Italia e il loro ruolo nella costruzione di una memoria storica collettiva.

E per non farci mancare niente anche il grande evento delle Sardine.

 

LUNEDÌ 20 GENNAIO

– ORE 18 –

Nel Cubo di Unipol apre la mostra con le quattro grandi installazioni di Alessandro Lupi che indagano i paradigmi della visione e della percezione, dello spazio e del tempo.

– ORE 19 –

Anche quest’anno la Cappella di Santa Maria dei Carcerati presso Palazzo Re Enzo ospita un progetto site-specific visitabile dall’esterno: a dialogare con l’architettura medievale dell’antica nicchia e con la pittura di David Tremlett che ne adorna il soffitto saranno i tre specchi circolari di Ann Veronica Janssens.

– ORE 19.30 –

In occasione del centenario della nascita di Federico Fellini, la Cineteca dedica al regista una grande festa con film, incontri, sorprese e un brindisi finale. Il programma, come potrete vedere cliccando qui sotto, è molto denso, ma uno dei punti più alti è certamente l’incontro con Franco Maresco che introduce Le Notti di Cabiria. Poi a seguire brindisi e blob.

MARTEDÌ 21 GENNAIO

– ORE 17.30 –

Il duo Antonello Ghezzi con la partecipazione di Luigi Mainolfi rende omaggio a Gianni Rodari con semafori, luci e specchi che dialogano con la collezione del Museo Davia Bargellini per poi manifestarsi in diversi punti del centro di Bologna.

– ORE 18.30 –

Sempre su Strada Maggiore, al Museo della Musica, apre Partiture Mute. Note a margine, tappa più recente della lunga ricerca che Donatella Lombardo ha condotto su compositrici vissute in diverse epoche realizzando una personale riscrittura dei loro spartiti fatta di leggere trame di fili colorati avvolti su spilli e fuselli, interpretandone in chiave spaziale ritmi, cromie, intensità.

– ORE 19 –

A Palazzo De’ Toschi, lì dove si è fatto conoscere alla città il nuovo direttore artistico di Arte Fiera, Simone Menegoi, il testimone passa al curatore Davide Ferri con una collettiva dedicata alla rappresentazione dell’ordinario in pittura. Poco più in là, in Piazza Galvani, Margherita Moscardini interpreta lo spazio della Direzione Generale di Banca di Bologna esponendo una singola opera dalla vocazione fortemente pubblica: The Decline of the Nation State and the End of the Rights of Man.

– ORE 21 –

Al CUBO di Unipol, collateralmente alla mostra di Alessandro Lupi, Massimo Carozzi sonorizza dal vivo materiale inedito registrato al CERN di Ginevra dal collettivo Zimmerfrei durante la realizzazione del film “Almost Nothing”.

 

MERCOLEDÌ 22 GENNAIO

– ORE 17 –

A Casa Morandi apre Gaussiana della giovane Francesca Ferreri, spunti poetici per un approccio scultoreo che si pone, sullo sfondo, il problema dell’incognita.

– ORE 18 –

Nicola Toffolini, altro giovane artista di spicco nel programma di main projects di Art City, presenta nelle sale del Museo di Palazzo Poggi Un perenne stato del presente fossile in concomitanza con un intervento performativo di Eva Geatti, ideatrice con Toffolini del gruppo di ricerca teatrale COSMESI.

– ORE 18.30 –

È il giorno del MAMbo. Nella Sala delle Ciminiere inaugura la prima grande mostra dell’anno, AGAINandAGAINandAGAINand (titolo ripreso da un pezzo di Paul McCartney and Wings), che esplora il tema della ripetizione (loop) nella società di oggi attraverso le opere di Ed Atkins, Luca Francesconi, Apostolos Georgiou, Ragnar Kjartansson, Susan Philipsz, Cally Spooner e Apichatpong Weerasethakul; al primo piano del museo, viene presentato il progetto di riallestimento della sala che contiene i Funerali di Togliatti di Renato Guttuso; gli spazi della collezione permanente accolgono, infine, Ossi di Claudia Losi, ovvero un gruppo di sculture a forma di costole di balena.
Uscendo o entrando, nella libreria Corraini c’è anche l’installazione realizzata dall’artista russo Protey TemenPossibility of chance.

In alternativa all’Ex Refettorio delle Monache dell’Istituto Parri video-installazioni sonore, performance, sculture, oggetti, fotografie e libri d’artista dialogano con gli affreschi del XV secolo presenti sulle pareti.

 

GIOVEDÌ 23 GENNAIO

– ORE 17 –

Per “umanizzare” la bellissima Piazza del Baraccano, Cuoghi Corsello propone un’occupazione fisica dei parcheggi pagando il ticket delle auto. Accorrete!

– ORE 18 –

Tornando in centro, negli uffici di Ersel recentemente restaurati, Francesca Pasquali inserisce le sue opere formate da morbide onde di neoprene, cannucce trasparenti e ragnatori colorati.

– ORE 18.45 –

Ono Arte propone, invece, il reportage attorno al disastro di Chernobyl del fotografo tedesco Gerd Ludwig. Immagini che si affiancano a quelle di tutt’altro tipo sui Queen, già presenti in un altro ambiente della galleria.

– ORE 19.30 –

Altro luogo da scoprire è il nuovo Marktstudio, un progetto dell’artista Giuseppe De Mattia che nasce all’interno dei locali del laboratorio e negozio di cornici  “Il Perimetro dell’Arte”. La prima mostra ospitata è Supertrama del salentino Luca Coclite, esito di una riflessione sul graduale cambiamento del Capo di Leuca tra desertificazione e turismo.

– ORE 20.30 –

Nello spazio sotterraneo della Hall Stazione Alta Velocità si accende, infine, la tecno-tenda di Riccardo Benassi, uno schermo led penetrabile che nasce da un lavoro di ricerca teorica sul sentimento della nostalgia e sulle sue implicazioni sociali alla luce dell’ingresso di internet nelle nostre vite.

– ORE 21.30 –

La giornata si chiude nel temporary space che CHEAP abiterà per quattro giorni in via Capo di Lucca con una collettiva di bandiere d’artista e poster, live act e dj set.

 

VENERDÌ 24 GENNAIO

La rumba. Dotatevi di liquidi e generi di conforto.

– ORE 11.30 –

Se avete la mattina libera, Emilio Fantin presenta/performa alla Libreria Modo il progetto a cura di Fabiola Naldi che fa seguito a quello iniziato nel 2019 alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris e che si compone di un’installazione di libri a Modo e di un’altra performance più proiezione alla Casa di Riposo per Artisti e Operatori dello Spettacolo Lyda Borelli.

– ORE 15 –

Per la prima volta si apre al pubblico lo studio privato dell’artista Concetto Pozzati. L’ingesso è libero, ma la prenotazione è obbligatoria: inventariopozzati@gmail.com | tel 392 1696262

– ORE 16 –

Allo Spazio & il video dell’artista Puck Verkade racconta in chiave distopica la storia dell’evoluzione umana attraverso la figura di Lucy, esemplare paleontologico di Australopithecus afarensis rinvenuto in Etiopia nel 1974.

– ORE 16.30 –

Nelle stanze di Palazzo Isolani, invece, va in scena il terzo capitolo della ricerca artistica sull’immaginario erotico, Ero-tic, accompagnata quest’anno da dj set e live a quasi tutte le ore.

– ORE 17 –

Trasformata in un luogo di eventi e soggiorni privati, l’Ex Chiesa San Pietro Martire di Via Orfeo ospita, nella cornice di art+b=love(?) e in sinergia con Maison Ventidue, Obiettivo, un’installazione luminosa che elabora dati sulla povertà da sorgenti globali ufficiali.

– ORE 18 –

Una nuova occasione per visitare Palazzo Vizzani, aperto agli eventi proprio durante la scorsa edizione di Art City, è la mostra con le opere perlopiù inedite di Stefano Arienti, Pierpaolo Campanini e Maurizio Mercuri.

– ORE 18.45 –

Anche Contemporary Concept partecipa alla rumba portando nella Sala degli Atti di Palazzo Re Enzo una mostra fotografica di Guido Samuel Frieri sui bambini di strada brasiliani. Al vernissage c’è anche Nek

– ORE 19 –

Al Museo Medievale inaugura sia la mostra a cura di Marina Dacci che presenta una selezione di opere di Ibrahim Ahmed, Evgeny Antufiev, Silvia Camporesi, Kaarina Kaikkonen, Giovanni Kronenberg, Beatrice Pediconi, Nazzarena Poli Maramotti sia la nuova esposizione del Musée de l’OHM con I Sotterranei, video in cui Franco Vaccari racconta il mondo dei graffiti.

Ci sta anche un salto all’Arena del Sole per le foto in grande formato di Margherita Caprilli e Chiara Sponza.

Se di mostre però ne avete abbastanza, al Cinema Europa il Link presenta il documentario Berlin Bouncer sui tre noti buttafuori della capitale tedesca, Sven Marquardt, Frank Künster e Smiley Baldwin. L’ingresso è gratuito, ma – se non è sold out – bisogna prenotare.

– ORE 19.45 –

Il duo artistico milanese Giorgio Brina e Simone Novara (bn+) espone ad Adiacenze la trasposizione del sogno di un androide, mentre Dem presenta all’Officina Margherita l’esposizione di una selezione di ceramiche, maschere e disegni.

– ORE 20.30 –

Chi non è diretto al DumBO o c’è già stato, può tentare l’ingresso al consueto incontro curato da Renato Barilli stavolta con il creatore della poesia visiva, Lamberto Pagnotti.

Oppure osare l’ultimo allungo tra le mostre di Franco Vaccari alla P420, Guido Volpi al Museo di Speleologia e Andrea Kvas a Gelateria Sogni di Ghiaccio.

– ORE 21 –

Ai più fortunati e veloci a prenotare, invece, la performance diretta dal fondatore di Societas

oppure e traiettorie musicali di David Grubbs, Mats Gustafsson e Rob Mazurek in sublime rotta di collisione al Teatro San Leonardo.

– ORE 23 –

Per dare il colpo di grazia ai legamenti, la notte prevede il party Werkstatt al Cassero a cura di TimeShift con l’headliner di lusso MCMLXXXV, la festa de L’Archivio all’Ex Forno con l’house francese di Paul Cut o la fuga nei territori sperimentali di Mint Sound Escape.

SABATO 25 GENNAIO

(ART CITY WHITE NIGHT)

Sveglia presto, doppio caffè. Meglio approfittare della mattina per recuperare un po’ di mostre già in corso.

– ORE 11 –

Partiamo dal Mast, che dopo la grandiosa Anthropocene e le glorie della Biennale Fotografia ha trovato le energie per una nuova mostra dedicata alle uniformi da lavoro con più di 600 scatti di grandi fotografi internazionali e una monografica di Walead Beshty. Mostruosi.

– ORE 12.15 –

Per restare nelle atmosfere della fotografia industriale, allo Spazio Carbonesi le foto di Silvia Camporesi raccontano l’evoluzione mensile dei lavori di costruzione dell’impianto di biometano a Sant’Agata Bolognese.

– ORE 13 –

Trattoria?

 

– ORE 14.30 –

È il momento giusto per visitare la mostra di Sissi nel nuovo spazio espositivo di Palazzo Bentivoglio. Qui la nostra intervista per capirne di più.

– ORE 15:30 –

Altra mostra in qualche modo performativa è quella alla Biblioteca delle Donne di Silvia Costa, che oltre a esporre i proprio disegni, ne produce di nuovi ispirandosi a pensieri o citazioni donati dai visitatori.

– ORE 16:15 –

All’Atelier Sì, CHEAP porta in mostra le opere selezionate per la seconda edizione del Premio Renner dedicata al colore rosso (qui anche qualche foto delle loro affissioni in via Indipendenza).

– ORE 16.45 –

Rientrando verso il centro, vale la pena anche un salto nel bellissimo “appartamento” di Paradisoterrestre, che oltre alla sua magnifica collezione di pezzi di design italiano, ospita tree opere in edizione limitata di Tobia Scarpa (figlio di Carlo) ispirate a una misteriosa figura solida presente in Melencolia I, capolavoro di Albrecht Dürer.

– ORE 18 –

Ci aspettano poi le due mostre curate da Claudio Musso: quella in realtà aumentata di Mitja V3rbo Bombardieri, e l’altra, alla Gallleriapiù, di Ivana Spinelli.

Mentre allo Spazio Labò in occasione della mostra Familiar Stranger viene presentato l’omonimo libro con una tavola rotonda con Erik Kessels e Chiara Bardelli Nonino.

– ORE 19 –

Cocktail?

 

– ORE 20 –

Puntuale come il calo di zuccheri, arrivano il pesce dell’adriatico e i vinelli del tradizionale buffet della Galleria Astuni in occasione della nuova mostra a cura di Giacinto di Pietrantonio con opere di Carla Accardi, Cuoghi Corsello, Alberto Garutti, Peter Halley, Suzanne Lacy, David Medalla, Luca Rossi.

– ORE 21.15 –

Nel frattempo all’Accademia di Belle Arti c’è il consueto bagno di folla per la notte bianca dell’Accademia che quest’anno si trasforma in Black Night “per accendere i riflettori sulla crisi della formazione artistica in Italia”.

Mentre alla Fondazione Cirulli c’è la mostra-evento dedicata alla collezionista Palma Bucarelli.

– ORE 23 –

Per smaltire un po’ la sbornia di bicchieri o continuare in salita, si può scegliere tra i Sunn O))) al TPO, i Jennifer Gentle al Covo, Dj Gruff con l’Orchestra Senzaspine al Mercato Sonato o la ROBOT Art Night a Palazzo Re Enzo con Not Waving e Lone.

 

DOMENICA 26 GENNAIO

– ORE 11 –

Per chi non ha fatto le ore piccole, sette direttori d’orchestra (senza orchestra) dirigono la stessa partitura di Ravel nella performance di Valentina Vetturi al Teatro Comunale.

– ORE 12.30 –

Prima di buttarci in Fiera, passiamo dalla Bolognina per ammirare il mandala dell’urban artist 2501 realizzato in questi giorni su una palazzina di via Nicolò dell’Arca 43.

– ORE 13 –

Pranzo al sacco dentro tra i padiglioni di Arte Fiera o nel prato di fronte all’Esprit Nouveau dove c’è la monografica sull’artista e filmaker finlandese Mika Taanila con una selezione di lavori incentrati sulla relazione tra uomo, ambiente e tecnologia.

– ORE 16 –

Per chi ha ancora le gambe ci sono anche le altre due fiere, la nuova Booming e Paratissima

oppure una di quelle mostre che per un motivo o per l’altro non abbiamo incrociato nel nostro cammino, come WHAT IF sullo sviluppo della realtà virtuale in campo artistico nel nuovo VRUMS, l’installazione di Diego Repetto ispirata Yves Klein allo Spazio Altrove, Via dell’Inferno alla Galleria SpaziaAnn Veronica Janssens alla G7, Daniele Cudini da Granata o Michele Zaza alla De’ Foscherari.

– ORE 21 –

Massaggio decontratturante aspettando gli exit poll.

– IS THIS THE END? –